Con venti voti a favore, dieci contrari e due astensioni, il Consiglio regionale approva la nuova disciplina su protezione di flora e fauna, parchi e riserve naturali, tutela dell’acqua e dell’aria, strade regionali e vie navigabili
Firenze– Con venti voti a favore, dieci contrari e due astensioni, il Consiglio regionale approva la nuova legge sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni dei comuni, in attuazione del riordino delle funzioni provinciali. E’ stato il presidente della commissione Territorio ed ambiente, Stefano Baccelli (Pd) ad illustrare l’atto, ricordando che le nuove norme, regolano il passaggio delle competenze dalle Province alla Regione, in materia di protezione di flora e fauna, parchi e riserve naturali, tutela delle acque dall’inquinamento e della qualità dell’aria. Le strade regionali resteranno di competenza delle Province, quali enti territoriali di secondo livello, titolari di funzioni fondamentali in specifici settori ai sensi della legge 56/2014 (Disposizioni sulle città metropolitane, sulle Province, sulle unioni e fusioni di Comuni), per la manutenzione e la gestione. Vengono invece trasferite le competenze relative alla progettazione e costruzione delle opere così come risultano dal Priim (Piano regionale integrato infrastrutture e mobilità).
Passano di mano anche le funzioni su progettazione, costruzione e manutenzione delle vie navigabili di rilievo regionale, di controllo, funzionalità e circolazione dei natanti, di ispettorato di porto e di individuazione delle vie fluviali e dei laghi di interesse locale per utilizzo navigabile.
La legge attribuisce ai Comuni competenze amministrative su progettazione, costruzione e manutenzione delle vie navigabili di interesse locale. Viene infine estesa la competenza delle funzioni amministrative del Comune di Pisa sulla navigazione nel tratto dell’Arno dalla città alla foce.
Su quest’ultimo punto Enrico Cantone (M5S) ha illustrato un emendamento per il coinvolgimento del Comune di Livorno e dell’Autorità portuale nell’esercizio delle funzioni legate all’ultimo tratto del Canale dei Navicelli.
Una proposta già presentata in commissione che, secondo Stefano Baccelli (Pd), non ha molto senso dal punto di vista dell’efficienza, ma motivata solo da ragioni politiche, tenuto conto del fatto che ci troviamo di fronte ad una disciplina transitoria, che dovrà essere affinata nel tempo.
Fonte: Consiglio Regionale Toscana