FIRENZE – La Giunta regionale ha deliberato la apertura anticipata della caccia per giovedì 1 settembre dalle ore 6 alle ore 19. Sarà possibile cacciare lo storno, la tortora (Streptopelia turtur), il colombaccio, il merlo, la gazza, la ghiandaia e la cornacchia grigia su tutto il territorio a caccia programmata e nelle Aziende Faunistico Venatorie della Regione Toscana, ad esclusione delle aree boscate. In queste ultime aree l’attività venatoria potrà essere effettuata solo da appostamento fisso.
Sempre il 1 settembre e con lo stesso orario si potrà cacciare l’alzavola, il germano reale e la marzaiola da appostamento fisso solo nei laghi artificiali e nelle superfici allagate artificialmente presenti sul territorio a caccia programmata della Regione Toscana e nelle Aziende Faunistico Venatorie.
La preapertura della caccia, con le stesse modalità, luoghi e tempi previsti per il 1° settembre, sarà consentita anche domenica 4 settembre alle sole specie: gazza, ghiandaia, cornacchia grigia e storno.
Relativamente al territorio a caccia programmata, la Giunta ha deliberato che la caccia sia comunque consentita nel solo sottoambito di residenza venatoria.
Relativamente allo storno, la caccia è limitata ad una distanza non superiore a 100 metri da vigneti o oliveti aventi frutto pendente. Per tale specie è fatto divieto di vendita degli uccelli cacciati e sussiste il divieto di utilizzo dei richiami appartenenti alla specie storno.
Ai sensi della recente modifica dell’art. 12 della L. 157/92, tutti i capi debbono essere annotati nelle apposite sezioni del tesserino venatorio subito dopo l’abbattimento.
Le giornate di apertura anticipata della caccia non sono consentite all’interno delle Zone di protezione speciale (ZPS).
Fonte: Regione Toscana