Riceviamo dalla Sede Territoriale Regionale di Siena questa importante precisazione:
L’UNICO CODICE REGIONALE valido e utilizzabile per l’identificazione informatica dei cacciatori, compresi i cacciatori di selezione, è il Codice Regionale che è riportato nel tesserino venatorio. Non sono previsti da alcuna normativa o disciplina vigente altri codici identificativi da associare ad abilitazioni specifiche, quali la caccia di selezione sulle varie specie o altro (cinghiale in braccata, art. 37, conduttori limiere, etc).
Il cosidetto “codice selecontrollore” a suo tempo autonomamente introdotto da alcune province ed utilizzato dagli ATC per l’organizzazione venatoria interna è da ritenersi DECADUTO di ogni validità e significato. Alle sedi territoriali è stato esplicitamente vietato di attribuire o comunque diffondere altri codici diversi per i cacciatori di selezione.
La motivazione della misura è facilmente comprensibile se solo ci si sofferma sull’evidenza che, continuando a trascinarsi i codici assegnati dalle province, spesso con numerazioni diverse per ogni specie, si trascinano numeri e cifre che sono magari attribuiti a 10 o più cacciatori, alimentando un caos ammministrativo impossibile da gestire, e peraltro del tutto inutile.
Il Registro Regionale o Albo dei cacciatori di selezione di cui all’art. 28quater della L.R. 3/1994 è stato già unificato nel senso previsto dal comma 4 e costituisce una apposita sezione del SIFV denominata “ALBI”, nella quale per ciascun cacciatore (quindi per ciascun “codice cacciatore”) sono dettagliate le abilitazioni conseguite per la caccia di selezione alle varie specie. I cacciatori che sono abilitati nelle varie sessioni di esame vengono automaticamente inseriti nei suddetti ALBI a cura degli uffici regionali, senza necessità di richieste di iscrizione o altri adempimenti dovuti dai cacciatori neo-abilitati, a meno che gli stessi abbiano richiesto in sede di domanda di ammissione agli esami di NON ESSERE ISCRITTI barrando l’apposita casella.
Le stesse considerazioni sopra esposte valgono naturalmente per il “Registro abilitati caccia al Cinghiale in braccata e girata” e per ogni altra abilitazione prevista dagli art. 94 e 95 del DPGR 48R/2017. Lo sviluppo e la stabilizzazione dell’Anagrafe Cacciatori contenuta nel SIFV è, naturalmente, in via di perfezionamento, con progressiva riduzione di ripetizioni ed errate iscrizioni.
Si evidenzia però come ogni strategia di perfezionamento presuppone innanzi tutto il completo abbandono di altre numerazioni o codificazioni pregresse, che generano confusione tra gli utenti ed incomprensioni tra i soggetti preposti alla gestione venatoria (uffici territoriali e ATC). Il trasferimento delle funzioni dalla province alla Regione, spesso ancora faticoso e complesso, esige una gestione unitaria ed omogenea, che sia basata, prima di tutto, sulla Anagrafe Unica dei cacciatori costituita dal SIFV.
Concludo precisando che:
– è attualmente in corso una implemetazione del sistema affinchè anche gli ATC possano accedere liberamente alla consultazione della Sezione ALBI del SIFV;
– il mantenimento di autonome numerazioni o identificazioni dei selecontrollori da parte degli ATC, per esigenze organizzative interne, è naturalmente possibile anche se sconsigliato dai nostri uffici, i quali non forniranno più codici o numerazioni diverse dal Codice Cacciatore riportato nel tesserino venatorio.
Mauro FAZZI
Regione TOSCANA
Direzione “Agricoltura e sviluppo rurale”
Settore “Attività faunistico venatoria, pesca dilettantistica, pesca in mare”
Sede Territ. Region. SIENA – Titolare POS.ORG.
Via Massetana, 106 – 53100 Siena
Tel.: 055-4386288